L’eliminazione del vaiolo è una delle grandi affermazione dell’umanità che ha richiesto il coinvolgimento di intere generazioni. Perché questo è tanto più difficile oggi? Perché gli interessi che si celano dietro la sanità sono diventati insopportabili, perché la scienza è stata assoggettata agli interessi del profitto
Il sentire comune su un argomento pubblico parte esclusivamente da quello che si ritiene un interesse individuale; il rapporto tra interesse individuale ed interesse collettivo non viene affatto percepito; non si comprende facilmente quanto l’ interesse collettivo sia determinante su quello individuale. Il caso delle vaccinazioni è emblematico: che il non vaccinato possa essere pericoloso per la collettività non viene considerato. E il non vaccinato è pericoloso perché può essere portatore asintomatico di una patologia che può trasmettere a coloro che non sono vaccinati perché non possono esserlo per condizioni immunitarie specifiche, o perché residenti in paesi dove non esiste vaccinazione. Chi viene in Italia da paesi non coperti è in pericolo come chi incontra in paesi non coperti, italiani non vaccinati.
E’ evidente che una società capitalista come la nostra è fortemente individualista e ha sconfitto le classi subalterne non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello culturale. In paesi ed in periodi storici dove il capitalismo è stato perdente, l’interesse collettivo ha prevalso e non è un caso che le vaccinazioni di massa sono state nei paesi “ex-socialisti” eseguite sulla totalità della popolazione con ottimi risultati. E non è ancora un caso che a Cuba dal 1991 è stata resa obbligatoria la vaccinazione contro il meningococco B del quale solo ora in Italia si parla e che viene contestato aspramentesui social. E’ da valorizzare il fatto che il vaccino cubano è stato prodotto localmente da una scienziata del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie dell’Avana ed è usato con successo in Argentina , Brasile, ed altri paesi latino americani. I contestatori dei social invece di inveire contro il vaccino anti-meningococco B, perché non protestano affinché in Italia venga usato il vaccino cubano, sicuramente più sperimentato, invece di quello europeo (Bexsero)?
A questo punto non vanno fatti paragoni con altri stati su quante vaccinazioni sono obbligatorie, ma, piuttosto, su quanti bambini sono vaccinati per ogni patologia negli altri stati; si vedrà che in paesi dove una vaccinazione non è obbligatoria ci sono più vaccinati che in Italia; questo perché in altri paesi c’è maggiore propensione alle vaccinazioni anche se, non essendo obbligatorie, sono a carico dei genitori. Sul morbillo in particolare nel 2015 l’85% dei bambini fino a 12 anni nel mondo sono stati vaccinati attraverso servizi sanitari nazionali. E l’incidenza della malattia ha registrato un calo di mortalità da 651600 decessi del 2000 a 134200 nel 2015. In Italia nel 2015 la copertura vaccinale per questa malattia nei bambini di 24 mesi era appena dell’85.3%.
Ma perché tante incomprensioni? Perché usare i social per creare tifoserie “pro” e “contro”? Perché è più facile urlare che soffermarsi a capire; è paradigmatico che quello che viene dall’avversario politico è automaticamente merda. Perché si è indotti a mettere un like alla persona e non al contenuto di quello che scrive. Perché la spiegazione del complotto è più semplice, lineare, meno faticosa dell’analisi dei diversi, e spesso contrapposti, aspetti dei problemi. Il metodo della critica, dell’analisi dei fatti senza pregiudizi, è la strada giusta che il sistema ci vuole negare.
Il grande successo delle vaccinazioni, naturalmente va visto in senso storico: l’eliminazione del vaiolo è una delle grandi affermazione dell’umanità che ha richiesto il coinvolgimento di intere generazioni in una condivisione di obbiettivo difficilmente ripetibile. Perché questo è tanto più difficile oggi? Perché le autorità statuali non sono più credibili, perché gli interessi che si celano dietro la sanità sono diventati insopportabili, perché la scienza è stata assoggettata agli interessi del profitto. Allora perché buttare il bambino con l’acqua sporca?
“Noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza” proclamava Enrico Malatesta nel 1919; nel mondo del XXI secolo facciamo tornare la scienza dalla parte giusta
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